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staDi di allucinazione

il commento di Luigi Bettineschi

per scrivere a Luigi : luigibettineschi@interclubclusone.it


  Filippo Raciti è stato ucciso venerdì 2 febbraio. Questa è la cosa abominevole. Solo ed esclusivamente questa. Quindi adesso bisogna cercare un assassino. Nn criminalizzare un intero movimento e spargere colpe sopra tutti gli Ultras. Per la morte dell’ispettore va cercato un assassino, nn un Ultras, prenderlo, metterlo in galera e buttare via la chiave. Un atto di delinquenza  è comunque un fenomeno indipendente dal calcio. Chi lancia un masso o un esplosivo contro la folla non può addurre motivazioni scusabili in nessun caso. Personalmente sulla vicenda fine a sè stessa nn ho molto da dire. Mi pare ovvio che nn ci sia bisogno di fare tante tavole rotonde sul fatto che ogni violenza, di ogni tipo e in ogni posto, sia da condannare. Emblematiche sono state le parole della vedova. Questa si che dovrebbe stare in televisione. (E invece fra nn molto dovremo subirci le sfilate di moda di quel tunisino di merda che adesso specula sulla “sua” strage familiare). Quindi bisognerebbe starsene in silenzio e rispettare il dolore in attesa che le indagini facciano il loro corso. E sperare che poi venga fatta giustizia imponendo una dura pena ATTRAVERSO L’APPLICAZIONE DELLE LEGGI. La violenza negli stadi (ma anche nelle città) nn è un fenomeno spontaneo, imprevedibile e incontrollabile. E’ figlia dell’atteggiamento remissivo e conciliante che ha portato alla crescita di un inaccettabile teppismo urbano. Si è permesso che le scuole venissero occupate e messe a soqquadro. Si è tollerato che le manifestazioni dei centri sociali si lasciassero dietro vetri rotti, muri sporchi e feriti fra i poliziotti. Si è chiuso un occhio quando bande di “artisti” hanno cominciato a sporcare le facciate delle case e a violare con i loro graffiti un elementare diritto di proprietà. I teppisti hanno goduto di impunità perché erano “figli” per i genitori, “elettori” per gli uomini politici, “tifosi” per le società calcistiche, “ribelli sociali” per la sinistra estrema, “vittime della società” per i tuttologi psico-socio-pedagogici. Laddove si compiono reati, questi reati devono essere perseguiti come da codice, perché ulteriori leggi servono solo a vessare gli ottantaquattromilanovecento spettatori innocenti che pagano per l'incapacità di controllare cento criminali. Perché le leggi ci sono. E anche molto dure. Solo che poi per il lassismo e per motivi che ormai sfiorano il mistero o il segreto di stato nn vengono applicate. L’applicazione del decreto Pisanu, che nn era certo  un buffetto sulla guancia, per deroghe e motivi vari (forse igenici?) nn è mai stato nn solo applicato, ma neanche tenuto in considerazione. Qualcuno si è chiesto perché nn venisse applicato?. Questo paese è andato a puttane quando alle parole ordine, rispetto ed educazione si è sostituita la parola più devastante della storia. LA TOLLERANZA. “Capacità di sopportare, rinunciando ad opporsi a quanto in sé è può essere dannoso e pericoloso”. Sopra questa “concessione” è fiorito un “Mare magnum” di illegalità che nelle sue forme più gravi si è andata via via trasformando in normalità conclamata ma soprattutto accettata. Questo in un paese democratico e civile nn è tollerabile. Ripeto: IL RIPRISTINO DELLA LEGALITA’ E’ POSSIBILE SOLO ATTRAVERSO L’APPLICAZIONE DELLE LEGGI E DELLA PENE. Pene da scontare NON INDULTI!!!!!. In un paese normale succederebbe. Nell’italietta piagnona e pruriginosa ovviamente succede l’esatto contrario. Un esplosione di indignazione e una sete di giustizialismo che nn si vedeva dai tempi del decesso Moro. Ovviamente tutto orchestrato dalla compagnia di giro degli sciacalli che stanno in televisione. Dibatti, tavole rotonde, convegni, trasmissioni speciali. Toni ai massimi livelli, fatti travisati, estremisti della provocazione che manipolando immagini e notizie a proprio piacimento hanno calcato la mano solo sugli Ultras. Demonizzati e messi alla berlina senza contraddittorio e condanna a priori tutto il movimento. Dalle sagre paesane che sono i programmi televisivi è emersa una unica inappellabile condanna: TUTTI ULTRAS QUINDI TUTTI COLPEVOLI. Robe da matti. Perché ormai chiunque tifi allo stadio è un pazzo omicida: molti di noi lo fanno, alcuni fuorilegge frequentano addirittura le curve e partecipano alle trasferte, anche se nella loro sporca fedina risultano solo due sanzioni per divieto di sosta in giorni di mercato e una nota sul registro di terza elementare per avere fatto la pipi nei pantaloni. Schifosi e gretti servi i giornalisti, sportivi e nn, che in nome della democrazia e del diritto, quando invece è palese l'interesse dello sponsor o del proprietario che finanzia la trasmissione, sono solo interessati ad avere audience alte, non importa come. E' per questo che oscuri personaggi godono ancora di una visibilità francamente atroce. Pure “Pippa” Baudo ci si è messo attaccando il Vaticano. Sapevo che fosse il padre-padrone di San Remo ma che auspicasse anche a salire al Soglio di San Pietro nn credevo. Questa la dice lunga sul delirio di onnipotenza che sconvolge certune menti televisive. Anche alla luce di quello che è successo con Moggiopoli. Questo è un pallone gonfiato. Dal pallone vissuto come rito collettivo, al calcio trasformato in una giostra multicolore dove le televisioni la fanno da padrone. I diritti televisivi sono diventati i principali introiti delle società. Anzi senza di loro le società nn potrebbero sopravvivere. Questo ha creato un meccanismo perverso. Si gioca tanto e sempre di più. Un paese dei balocchi dove una partita è sempre una festa che sia di domenica, di martedì, di venerdì o sabato. E’ sempre festa, e dunque nn è mai festa. Anche Lucignolo e Pinocchio alla lunga hanno capito l’inganno. Fra l’altro, il calcio vecchia maniera, che condensava le partite in un lasso di tempo accettabile, restituiva il tifoso più rapidamente alla sua vita ordinaria. Morosi, padri e mariti, potevano anche sparire dalla circolazione la domenica pome ma poi ad una certa ora la famiglia ritrovava la sua fisiologica composizione. Oggi fra anticipi, posticipi, partite serali, interminabili gironi di champions, eliminazioni dalla champions che però ti fanno rientrare in uefa, turni preliminari e chi ne ha più ne metta devi girare con il calendario in tasca. Alla fine, il tifoso responsabile rinuncia a seguire buona parte degli avvenimenti. Tengono duro solo i single solitari o gli sfegatati senza ritegno che li portano a trascurare le cose importanti, per trasformare la loro settimana in un’agenda costellata di appuntamenti con il calcio a pagamento. La verità è che il sistema vive da anni al di sopra delle proprie possibilità. Speriamo che si ritorni all’antico ma ci credo poco. Che si sgonfino i contratti dei calciatori e le loro pretese ricattatorie. Che si giochi di meno e si riducano le rose dei calciatori. Che si torni a giocare tutti insieme, allo stesso momento, la domenica pomeriggio. Ma soprattutto, che il calcio recuperi una sua serietà. Perché al di là di ogni facile ironia, il calcio sa essere una cosa tremendamente seria. Ed è assurdo che a gestirlo siano avventurieri, manager improvvisati, nani e ballerini, giornalisti faziosi, che amano ridere e scherzare su tutto. Anche sui morti. Uno come Mataresse in un qualsiasi altro posto del mondo sarebbe stato cacciato a calci in culo. Perché questi sono i dirigenti che hanno collezionato risultati del calibro dei gobbi in serie B, dell'Inter e Bilan indagate per falso in bilancio, della Roma dissanguata, della Lazio non fallita per i santi in paradiso, del Parma idem, della Fiorentina in C, del Genoa in C, del Napoli distrutto, di Verona in B, del Torino che solo ora riesce a risalire, sono gli stessi che hanno fondato un campionato con venti squadre inutili, spacciandolo per una grande idea, e organizzato l’ italica coppa fantasma condizionandola al palinsesto di prime time della Rai. Così, non sorprende che quasi tutti i club abbiano dirigenti inibiti o indagati, dall'associazione a delinquere, dalla falsificazione di documenti, ai bilanci truffaldini (per inciso: “brillanti operazioni di chirurgia finanziaria" le hanno definite. A casa mia questo è un reato). E infine veniamo alla discesa in campo del governo. Ovviamente perché di capacità preventiva di aggiustare le cose nn vi è stato interesse alcuno adesso via con le leggi punitive e repressive. Come se prima tutto fosse nella norma e la tragedia di Catania abbia colto tutti di sorpresa. Hanno a cuore solo le loro poltrone e le loro beghe politiche. I problemi di ordine pubblico li hanno sempre considerati come un fastidio. Questo ha portato ad avere poliziotti in trincea senza un minimo di ordini chiari e precisi. MILLECINQUECENTO POLIZIOTTI nn sono stati in grado di gestire l’ordine per una partita di calcio. Vergogna. Le risposte sono solo due. La prima che la polizia avesse l’ordine di nn toccare nessuno. La seconda, molto più probabile, è che chi la comanda sia un emerito incapace. Qualcuno deve spiegarmi quando le due jeep giravano, come falene impazzite alla luce di una lanterna, nella piazza, dove cazzo erano tutti gli altri poliziotti?. Ma è assurdo. Pertanto da questo pulpito, chiedo formalmente le dimissioni del ministro dell’Interno e del capo della Polizia. Se nn con l’accusa di incapacità almeno con quella della dignità di fronte ad un morto. E invece no. Sono ancora lì intorno ad un tavolo per partorire un decreto che è una violazione delle libertà personali. Sto leggendo l’ultimo libro di Thomas Harris: “Hannibal Lecter, l’origine del male”. E’ inquietante da gelare il sangue. Ma è anche un libro di favole se paragonato al decreto Amato. “Amato” da nessuno credo. Nn stò qua neanche più di tanto ad esprimermi su tutte le norme messe in atto. Sono anticostituzionali, se la parola anticostituzionale vale ancora qualcosa. Punto e basta. Adesso chiudono gli stadi nn a norma. Gia che ci siete perché nn mettete anche un impianto antincendio alla centrale di Chernobyl. O i lucchetti alle stalle dopo che i buoi sono scappati in maremma. Parla l'ex ministro Pisanu. Parla di giustizia, lui, che chiedeva aiuti fraudolenti a Moggi. Parla il ministro della giustizia. Definisce gli Ultras (milioni di persone totalmente estranee ai fatti) un cancro e dice di voler salvare il calcio. Vuole salvare il calcio, lui, un ex Dc, ex ministro della destra e attuale ministro della sinistra, fautore dell'indulto e strenuo difensore dei corrotti di calciopoli (che voleva tutti amnistiati). Parla la Meandri, una che mente anche su dove ha passato l’ultimo dell’anno. E’ INACCETTABILE che personaggi del genere debbano rispondere dei problemi di una nazione. E’ INACCETTABILE. Nn spreco altre parole. Il gioco è ben chiaro. Vogliono sciogliere i gruppi Ultras. Bene. Prima però sciolgano i gruppi ultrà del parlamento. I gruppi ultrà delle moviole e del giornalismo. I gruppi ultrà dei dirigenti calcistici. In seguito anche noi ci accoderemo. Dopo che ci avrete buttati fuori dagli stadi sciameremo nei centri commerciali. Dove ci sono le famiglie che volete allo stadio. Quei padri e madri che quando vanno a vedere i loro figli nelle serie minori vorrebbero scannare gli arbitri. Nei centri commerciali dove ci sono i cibi sani del MC’donald e i prodotti falsi importati illegalmente dal mercato cinese grazie a leggi che nn ci sono. Questi credono veramente che tornelli, reti di filtraggio, biglietti nominali, trasferte organizzate vietate, evitino gli incidenti DENTRO gli stadi?. Ammesso che possa succedere, quando la violenza si sposterà fuori cosa faranno?. Altro decreto perché con questo nn risolvono niente. Ma l’ordine pubblico è una brutta gatta da pelare. Ci vogliono persone competenti a comandare e poliziotti che abbiano la facoltà di potere agire. Chiudo ribadendo per la terza volta che BISOGNA APPLICARE LE LEGGI E LE PENE CHE GIA CI SONO. Perché se pensiamo di risolvere tutto con gli impianti a norma e le partite a porte chiuse, che sono la negazione stessa del concetto di spettacolo sportivo, possiamo tornare allora ai tempi dei gladiatori e del Colosseo. Posto che tutti i misfatti non possono ispirare il lancio di una bomba, è angosciante considerare che quanto sopra è il quadro delle persone chiamate a risolvere il problema del nostro calcio. E noi siamo decisamente fiduciosi per il futuro di breve periodo. Basterà infatti attendere solo qualche settimana, perché venga raggiunto il risultato che ci attendiamo da tali individui: un'altra persona morta inutilmente nei dintorni di uno stadio e un'altra lunga fila di persone pronte a dire due parole accanto a una bara.

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autore :

 Angelo

testo :

Come sempre leggo i commenti di Luigi con estremo piacere perché li trovo sempre molto stimolanti ed anche “simpatici” (non nell'accezione Morattiana del termine, che è divenuta quasi un dileggio). Ciò non toglie che, pur apprezzandone il passo narrativo e molte delle idee esposte, in alcune occasioni ed in alcuni passaggi io veda le cose in maniera molto diversa da lui. Del suo commento di oggi, condividendo TUTTO quello che ha scritto circa politici/politica/ipocrisia/sistema, ci sono alcune cose che proprio non approvo. Comincio col fatto che per me un coglione, che si comporta da coglione, è un gran coglione e non UN TUNISINO coglione. Il perché credo sia facilmente comprensibile.

Poi nel suo commento rilevo una totale indulgenza rispetto al mondo ultras che io, personalmente, non condivido. Tutti noi che frequentiamo lo stadio sappiamo perfettamente che in curva è consueto insultare la polizia (“…finchè vivrò odierò la polizia..odierò la polizia… finchè vivrò..” -  “..la disoccupazione t’ha dato un bel mestiere, mestiere di merda carabiniere” - “la tuta rossonera, la fiamma sul cappello, esegui solo ordini, non usi mai il cervello…”), ma anche urlare cori razzisti ed odiosi di cui abbiamo avuto occasione di parlare anche sul pullman (e sapete a quale coro mi riferisca in particolare….) in un clima nel quale DI FATTO le persone finiscono per sentirsi al di fuori delle leggi, facendosene vanto (“..io son teppista..farò, in modo che, la faccia mia, non sia mai vista…”) e generando così l’idea (per idea non intendo qualcosa di ragionato, approfondito, razionalizzato, ma quel tanto di percezione, sensazione, convinzione, “a pelle”) che, in fondo, il nemico è lì ed ha un berretto in testa (..tutto blu con il berretto sembri proprio playmobil).   Ora, su queste cose NON E’ GIUSTO che noi non ci fermiamo a ragionare perché comunque, per tutti noi, anche per quelli più contrari come me, questo è il mondo che ci passa attorno e perché dovremmo nascondercelo e nasconderne le colpe?  E non apro il capitolo relativo all’accoglienza dei tifosi avversari che, anche, meriterebbe un po’ di spazio sul grado di maturità generale e che forse sarebbe interessante discutere, non per risolvere I problemi del mondo, ma per vivere MEGLIO nel nostro mondo..

Non ho intenzione di scrivere un trattato sulla convivenza e, quindi, mi fermo qui, semplicemente accennando le cose che, per me, era giusto dire.

P.s.: Ribadisco, se serve, che, comunque, trovo schifoso che la gestione della situazione avvenga in maniera populistica e demagogica e mi auguro di poter tornare, al più presto, al sicuro, nel “mio” stadio, anche da tifoso fazioso, a veder delle normali, sane, coinvolgenti, partite di calcio.

 

 

autore :

 Stefano

testo :

Ho appena dedicato 10 minuti alla lettura del commento (ormai potremmo parlare di saggi brevi) di Attila Luigi e devo ammettere che ha presentato in modo esatto la situazione attuale italiana. Indubbiamente il mondo ultras non è immune da colpe, ma bisogna stare attenti a criminalizzare un intero movimento. Esempio: la curva a Milano contiene circa 8.000 persone, per me i delinquenti 7 giorni su 7 non superano il centinaio. In termini percentuali l'1% abbondante!! Mi sembra un pò pochino per togliere lo stadio a 35.000 abbonanti che nei mesi di giugno-luglio hanno regolarmete pagato il loro abbonamento!

Detto questo la cosa più preoccupante che ho notato in questi giorni di dibattiti è la scarsa conoscenza della "realtà stadio" da parte dei nostri governanti. Onestamente pensate davvero che i tornelli risolvano il problema?? Spero per voi di no altrimenti "AN GA SE PROPE MIA...." Si sente tanto parlare del modello inglese, ma in quest'ultimo se non sbaglio le barriere son state tolte non aumentate!! O mi sbaglio anche in questo? Potranno mettere tutte le barriere che vogliono, ma se non si comincerà a punire seriamente i colpevoli la situazione non cambierà.

Domenica gli odiosi, ma civilissimi sostenitori del Chievo non potranno entrare allo stadio mentre i romanisti entreranno tranquillamente essendo lo stadio olimpico di Roma perfettamente a norma!! Vi sembra giusto? A Roma non succede mai niente? Non ci sono stati incidente dentro e fuori? Non si sta nel settore ospiti senza guardare la partita per schivare gli oggetti che arrivano dai vicini romanisti?  Purtroppo in Italia si finge di non vedere per anni, succede una tragedia e allora giù con un lenzuolone di leggi sperando in poche ore di risolvere il problema!! La testa delle persone non si cambia a ritmo di decreti e leggi speciali! Giornalmente leggo un quotidiano (non sportivo!) e non ritenendomi particolarmente stupido non mi stupisco se nel calcio c'è un certa violenza (sicuramente da condannare)! Ma lo sapete quanti  omicidi, stupri, furti, atti vandalici, atti criminali in generale ci sono tutti i santi giorni? Un enormità e purtroppo il calcio non è un mondo a se, ma una parte integrante della nostra società malata. I minorenni bruciati nel cervello di Catania pensate che fuori dallo stadio siano dei boyscout? Degli animatori negli oratori? Degli onesti lavoratori? Degli studenti modello? E' gente senza un minimo di rispetto della vita, abituata a fare sempre  quello che gli pare, zero regole, zero divieti e purtroppo con parecchi genitori complici che li difendono e peggio ancora li mantengono!! Per questo concludendo (finalmente dirà qualcuno) mi auguro di tornare presto nel mio posticino da pensionato al secondo blu e soprattutto di vedere in futuro la legge che esiste già applicata...  CHI SBAGLIA PAGA in tutti i campi!

 

 

autore :

 Stefano "Còfén"

testo :

Devo dire che in questi giorni ho letto di tutto in merito all’argomento. Da stronzate madornali a commenti anche intelligenti.

Ora dopo aver letto i vostri pensieri vi esporrò il mio in alcuni punti. Spero di non dilungarmi troppo perché primo vi romperei i maroni e secondo è venerdì e voglio andare al bar ad ubriacarmi e parlare di quello che sto per esporre con gli amici per tutta sera tra una partita a cotèc e una a briscola.

Primo punto: avete ragione nel condannare la violenza, il degrado sociale che esiste nelle nostre città ma sembra più che venga usato come giustificazione a quello che è successo a Catania ed in passato non solo nella città siciliana e non per affrontare il problema. Insomma pensiamoci su, la giustificazione è questa: la violenza da stadio è solo il riflesso della società malata che ci accompagna in questi giorni; non possiamo fare nulla, non è colpa dei tifosi.

Sì, può anche essere ma 20 anni fa, che da quel poco che so era peggio, le città e la società non erano cosi degradate. Eppure ora la colpa è solo del degrado sociale, ed in parte lo sarà pure ma non in tutto. Come mai chi fa casino guarda caso son sempre, o quasi, incensurati. Ora mi spiegate perché gente incensurata che comunque vive nella normalità come tutti noi (e come tutti noi qualche marachella nella vita l’avrà pur combinata) allo stadio diventa una belva inferocita????

Mi spiegate perché allo stadio con fierezza napoleonica questi personaggi urlano contro le forze dell’ordine quando sono 100 contro 1 ma quando lo fermano per un controllo dei documenti con la macchina, lo stesso si caga sotto?

Insomma all' italiana noi parliamo di come siano degradate le nostre città e la nostra società in modo che il problema diventi una cosa impossibile da poter arginare nel breve periodo e di far affogare tutto pian piano in un semplice archivio di giornale pronto all’uso per la prossima volta.

Secondo punto: approvo il lavoro fatto dal governo in questi giorni, mmmm, scusate approvo lo sforzo fatto dal governo in questi giorni, il risultato un po' meno. Mi spiego, concordo sul fatto che le società sian state tenute lontane dai dibattiti più importanti in quanto ovviamente loro avrebbero detto che i loro tifosi non hanno fatto nulla  (a parte per i signori tifosi del chievo aggiungo io questa volta) che non è giusto far pagare tutti ecc…ecc… Quindi fuori dai principali colloqui ma, non trovo sia stato giusto escluderli anche nei dibatti che chiamerei dei dettagli. Credo che siccome hanno capito che la mano è stata calcata un po' troppo (punendo una troppo enorme massa di tifosi innocenti)  abbiano detto che con i soli tornelli gli abbonati possano tornare allo stadio. E come tutti mi chiedo che cazzo serviranno solo i tornelli, ecco perché prima ho scritto certe cose, ancora cerco un giustificazione plausibile. Vedremo, ma ora come ora il codice a barre del mio abbonamento è rovinato e se non me lo legge che faccio??? In poche parole il governo ha messo in atto un sistema che voleva imitare il modello inglese (tutti seduti tutti tranquilli, bene. Si son dimenticati che gli inglesi gli stadi non li hanno mai chiusi li hanno solo resi più cari di 6 - 7 volte. Faccio due conti: 310X7=2.170 io l’abbonamento lo faccio a sky. Cosa che spero in Italia non si attui ma che sicuramente avrebbe un effetto devastante sul tifo violento e non). Me le han fatte girare, ma se ci penso su almeno questa volta sembra si stia provando a fare qualche cosa.

Ragazzi più scrivo e più mi vengono in mente altre cose da dire ma la birra mi aspetta  e i vostri maroni fumano quindi mi accingo a trarre le mie conclusioni.

Come ho scritto nel “finto guestbook” se la fine della violenza negli stadi coinciderà con l’assenza di striscioni, cori, coreografie e incitamento non solo ai giocatori ma anche e soprattutto ai tifosi in tribuna, ripeto CIAO CIAO MONDO ULTRAS.

Capisco Luigi-Stefano e tutti quelli che con loro sono pienamente d’accordo che non tutto il mondo ultras è marcio ma quel poco che c’è ha, penso, rovinato irrimediabilmente quello di buono che ancora c’era. Di conseguenza credo che il mondo ultra si destinato ad una lenta ed inesorabile agonia fino alla sua definitiva morte. A meno che non si faccia tutto diciamo a tarallucci e vin santo e tra 5 mesi nelle cattedrali nel deserto (la definizione più indovinata del Ministro Melandri) si ricominci a scazzottarsi/flagellarsi/scambiarsi vicendevolmente le bacchette delle aste mentre tutti in coro nei tornelli canteremo: “GIRO GIRO TONDO QUANTO E’ BELLO IL MONDO QUANT’E’ BELLA LA TERRA TUTTI GIU’ PER TERRA” (che han lanciato i lacrimogeni!!!!)

 

 

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