UN DERBY PER DUE

 

dal terzo anello in "dolce" compagnia...

 

commento di Stefano "Còfen" Bigoni


Finalmente il D-Day è arrivato. L’attesissimo giorno della battaglia tra me e la mia morosa. Il remake de “La guerra dei Roses”, finalmente io Interista e lei Bilanista si va assieme a vedere il “derby dela Madunina”. 

Come per ogni derby che si rispetti sono ormai giorni che non riesco a pensare ad altro che ad undici uomini muscolosissimi e in calzettoni vestiti di neroazzurro (sarò mica gaio?!) condizionato da questo dubbio amletico mi trascino verso la casa della mia dolce metà. Si parte ambedue carichi come non mai e tutti e due con sguardi minacciosi tipo ivan drago che minaccia Rocky con un “ti spiezzo in due”.

Viaggio tranquillo alla volta di Milano dove per spezzare la tensione si comincia a parlare di mobili da soggiorno e accessori vari per cucina.Arrivati a Milano si parcheggia la vettura al Mazda palace e ci si avvia a piedi verso lo stadio. 

Durante il tragitto mi si gela il sangue sentendo dei Bilanisti parlare male dell’amatissimo Materazzi, la pressione però torna a livelli ottimali quando lo stesso tipo ricorda che il nostro 23 ci ha fatto vincere i mondiali. Arrivati davanti allo stadio obbligo la mia dolce metà ad acquistare una fantastica sciarpa del Bilan dicendole che non si va allo stadio senza nemmeno un segno d’appartenenza. La verità è che, per quanto mi riguarda, comprare un qualsiasi oggetto della propria squadra del cuore prima della partita porta una sfiga tremenda, la mia morosa ancora non lo sa di questa storia e io son sicuro, la pagherò cara!!!

Ci si avvia verso i cancelli, una volta arrivati un simpaticissimo dipendente del Bilan ci minaccia perché non siamo entrati nel cancello giusto. Porgo le mie scuse mentre mentalmente simpaticamente gli auguro di prenderlo li dove non batte il sole!!!Girotondo continuo nella rampa e finalmente ecco che davanti a me si apre il prato verde del nostro fantastico stadio. Si cercano due bei posti liberi e passando davanti alla tribuna stampa vedo il Cesarone Maldini, ovviamente maledico lui ed il frutto di una sua notte d’amore con la moglie. Michela va in adorazione!!!

 Ci si  siede, finalmente, e io da subito cerco facce amiche in mezzo ad una selva di nemici. Breve occhiata  e noto con piacere che 4 tipi nella fila davanti alla mia sono neroazzurri. Bene! Rinfrancato da tutto ciò aspetto con trepidazione lo spiegamento delle forze in campo. Prima che ciò avvenga le due curve aprono le danze con le proprie coreografie. I Bilanisti senza nessun pudore espongono una coreografia da seduta riflessiva su di un fantastico WC. Sarà, ma rimpiango  la pungente ironia della vecchia “fossa”. Non ho il tempo per poter andare in bagno che la nord spiega una mega maglietta col numero 3, e qui una lacrimuccia di commozione mi riga il viso. Purtroppo non bisogna farsi vedere deboli bisogna essere sprezzanti, fieri e duri come la roccia!!!

 Finalmente le squadre entrano in campo, Michela entra subito in estasi appena vede Kakà.Pronti via e subito una fitta al cuore, cross di non so chi ed il secondo merdaiolo bilanasta (caca kalazde) mi ricorda il cobra Darko Pancev sbagliando un un tiro a 2 millimetri dalla nostra porta sparando contro la nord. Voleva vendicarsi tentando di fucilarli??? Fatto sta che la Kakà me la sono fatta addosso.

Ogni pallone toccato da un qualsiasi giocatore dei 22 in campo è per me una coltellata in pieno petto o di gioia o di dolore ma sempre fitte pesantissime. Quando ormai il becchino mi misurava le spalle ecco che il serbo pennella in mezzo una punizza e di colpo mi trovo in piedi gridando a squarcia gola GOOOOOOLLLLL, limono duramente con uno dei 4 davanti a me. Il tipo poi mi ha chiesto scusa per l’esultanza e ancora oggi mi chiedo perché ci sia bisogno di scuse per un abbraccio dopo il GOOOOOOOLLLLLLL che ci ha portato in vantaggio. Mi siedo con un sorriso stellare a 36 denti e finalmente scopro che il gol è opera di Herman Crespo (Figata, il gol dell’ex!!!!).

Mi accendo una Marlboro come alla fine di un fantastico rapporto amoroso.

Finisco il mio cigarillo che da centrocampo parte un’azione spettacolare Vieira a Maicon che vede Stankovic passa la palla tiro dai 25 mt  Dida che sorseggiava allegramente una camomilla e palla nel sette. GOOOOOOOOOOOOOLLLLLLLLLLL. Mi rilimono col tipo che questa volta non chiede scusa, mi sento offeso!!!! Con gli occhi lucidi seguo con costante trepidazione i minuti che ci accompagnano alla fine del primo tempo. Panino brioches e discussione sul colore del divano e i 15 di riposo se ne sono andati.

Si riparte, i Bilanisti attaccano da subito ma sfortuna loro perdono palla all’altezza della nostra area passaggio per il serbo che si invola verso l’area avversaria tocco per Ibra che si beve il Nesta tiro al volo Dida tocca e come al solito non blocca nr. 1 secondo che sembrava lungo un giorno e GOOOOOOOOOOOOOLLLLLLLLLLL!!!!!!!!!!!!!! Di colpo l’antipatia che Ibra si portava dietro per il suo passato Bjuventino è stato cancellata dalla mia mente. Mi limono ancora una volta col tipo davanti a me.

Non ho il coraggio di guardare la Michela onde evitare liti pre matrimoniali.

Mentre già assaporavo il dolce gusto della vendetta convinto che si vinceva 10 a 0 il nostro ex Seedorf lascia partire un tiro all’altezza della nostra area, sfortunata deviazione di Matrix e fanno il 3 a 1. Di colpo il gusto della vendetta svanisce ma mi riprendo subito sapendo che abbiamo ancora 2 gol di vantaggio. Mentre lo stadio si è già rianimato fallo a nostro favore a 10 metri dell’area Bilan decentrato sulla destra. Michela dice che è stata un’invenzione del Farina io dico che quando vedremo i servizi in tv e i telecronisti diranno “vediamo ora il fallo che ha propiziato il 4 gol neroazzurro” avremmo capito se era fallo o meno. Dal terzo non si capisce se c’era o no. Comunque, cross di Figo  stacco di Matrix e GOOOOOOOOOOOOOLLLLLLLLL!!!

Mentre mi limonavo per l’ennesima volta col tipo la Michela mi tira la giacca e con sguardo minaccioso mi obbliga a sedermi preventivandomi un fidanzamento ed un successivo matrimonio “bianco”. Mi siedo e continuo ad esultare.  

Purtroppo le regole fatte ad appannaggio degli sponsor hanno fatto si che il Matrix venisse ammonito per la seconda volta ed automaticamente obbligato a lasciare il campo di battaglia. Se ne va con rammarico salutando tutti i cari cugini nella sud i quali ringraziano con una selva di fischi. Dopo aver dato tutto i nostri combattenti abbassano la guardia e lottano a denti stretti fino alla fine del match. Per la cronaca gli ultimi minuti sono stati da cardiopalma (sai la novità), i Bilanisti hanno segnato altre 2 reti e sfiorate altrettante bravo il Cesare e bravissimo Oliveira (finalmente il 7 rossonero non si chiama più Sheva) a metterla a lato da ottima posizione.

Fischio finale 3 a 4 (risultato caro ai nostri colori in questo inizio di stagione).

Lieto mi avvio verso l’uscita facendo finta di non sentire le bestemmie calcistiche che ogni bocca rossonera si lascia scappare. Siamo ormai fuori dai cancelli e sento un ragazzo che parla al telefono e dice: “Ciao mamma, qui allo stadio c’è una puzza di merda incredibile. Tutti gli interisti si son cagati adosso!!!” Vero, ma immagino che avrebbe preferito andare lui in bagno e tanto mi basta.

Si arriva al parcheggio, Michela scopre che il suo telefono è sparito (Si presume sia un furto) io ovviamente son troppo felice per rinfrancarla. Anche lei è contente nonostante la sconfitta, e a parte il telefono, si è divertita (era il suo primo derby e la sua prima volta a vedere il Bilan).

Ci si avvia verso la valle scambio si sms con amici e nemici e invito a bere birra da parte di Angelo all’Irish, si accetta. Si beve, si parla della partita, ci si saluta. 

La gloriosa serata è giunta al termine, difficilmente dimenticherò questo match che sembrava finito ma che non voleva mai finire. SPOT AL CALCIO, fossero sempre così le partite!!!!

 Saluti a baci a tutti quanti, in particolar modo a quei disgraziati che in curva ad ogni gol cercavano l’ammucchiatta collettiva, al tipo che mi sono limonato per 90 minuti, al tipo che non mi voleva lasciar entrare allo stadio e perché no a tutti i Bilanisti (ah ah ah ah ah ). 

 

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